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Amy Lee torna con 'The Open Door': sempre dark, ma con un sorriso in più!
I chiaroscuri che da sempre contraddistinguono gli Evanescence sono tutti riassunti in Amy Lee, carismatica e affascinante frontwoman della band. L'abbiamo incontrata a Milano, dopo la conferenza stampa per la presentazione dell'atteso secondo album, "The Open Door", che arriva a tre anni di distanza dal debutto con "Fallen". Il periodo tra i due album è caratterizzato dalla dipartita di Ben Moody, chitarrista e mente creativa del gruppo, che si è dato alla carriera solista. Nonostante questo, il disco prende forma e differisce dal precedente, "'Fallen' era più accessibile e anche più semplice. Mi piace credere che i fan che perderemo per il fatto di essere un po' diversi da come eravamo prima - perché ci sono fan che ci vorrebbero sempre uguali - equivalgano a molti altri di nuovi che ci apprezzano".
Dopo il singolo anticipatore "Call When You're Sober", è in arrivo "Lithium" brano che prende il nome dal famoso antidepressivo. Amy Lee spiega, "Non parla letteralmente della sostanza, per me è una metafora sui blocchi e sulla felicità, di me che guardo alla felicità in modo negativo; ho sempre avuto un po' di paura nell'essere felice". L'immagine triste di Amy Lee però non è una costante, "E' bellissimo terminare un disco, una volta che mi sono liberata dai pensieri mi sento libera di dire 'Ok, ora posso uscire, divertirmi e fare la stupida per un po'!", anche se resta "Sempre affascinata dal lato oscuro delle cose come la morte, la vita dopo la morte, da tutte le cose che non posso e non potrò mai capire. Questo però non significa che io non possa essere felice". Se "The Open Door" dovesse avere almeno una parte del travolgente successo di "Fallen" (14 milioni di copie vendute) sarebbe un ottimo modo per alimentare la felicità...
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